Il Forte di Sant’Andrea a Venezia è una fortezza edificata alla metà del ’500 sui resti di precedenti opere difensive ormai in rovina, parte del sistema difensivo della laguna di Venezia. Il progetto si deve all’architetto veronese Michele Sanmicheli incaricato dal governo veneziano di salvaguardare l’accesso dal mare ritenuto più pericoloso, sbarrando il passo, con le artiglierie, a un eventuale flotta nemica. Il forte è situato sull'omonima Isola di Sant'Andrea e consta di un corpo centrale, costruito sui resti dell’originario torrione quattrocentesco, e di un bastione esterno alla base del quale erano poste le batterie. Le aperture nel bastione, di forma rettangolare, erano poste quasi a pelo d’acqua per poter spazzare con il tiro l’orizzonte e colpire quanto più possibile vicino alla linea di galleggiamento i vascelli nemici. La valutazione finale del danno, effettuata con diversi metodi, è qui riportata in funzione delle diverse categorie considerate dal metodo IMPACT 2002+ opportunamente modificato per garantire una maggiore rappresentatività del sistema studiato. In particolare è stata aggiunto il cadmio, il litio, il bromo e l’acqua nella categoria d’impatto Estrazione dei Minerali. Nell’utilizzo del territorio è stata aggiunta la fase di trasformazione ed è stata introdotta la categoria di danno Scorie Radioattive. Inoltre, nel metodo, sono stati introdotti alcuni indicatori culturali allo scopo di considerare i vantaggi che possono provenire dalla riqualificazione di un edificio, come: la Funzione attuale dell’edificio, l’Età dell’edificio, la Testimonianza storica, il Valore estetico e la Funzione dell’edificio nella storia. L’analisi dei risultati ha mostrato che il danno ambientale totale vale 1428.9 Pt. Analisi delle fasi di vita dell’edificio: Il danno totale incide sulla funzione sociale per l’-1.53%, la fase di produzione e manutenzione per il 13.88%, la fase d’uso per il 84.58% e la fase di fine vita per il 3.07%. In particolare nella fase d’uso il danno è dovuto per il 18.15% al processo per l’elettricità per la strumentazione, per il 31.18% al processo per l’elettricità per l’illuminazione, per il 17.29% al processo per l’elettricità per i sistemi ausiliari, per il 7.65% per il processo per l’elettricità per il raffrescamento.

Analisi del ciclo di vita della riqualificazione dell’ex dormitorio nord-est del Forte di Sant’Andrea a Venezia / Pini, Martina; Ferrari, Anna Maria; Marinelli, Simona; Neri, Paolo. - STAMPA. - (2013). (Intervento presentato al convegno Salone del Restauro tenutosi a Ferrara nel 20-23 Marzo 2013).

Analisi del ciclo di vita della riqualificazione dell’ex dormitorio nord-est del Forte di Sant’Andrea a Venezia

PINI, MARTINA;FERRARI, Anna Maria;Marinelli, Simona;
2013

Abstract

Il Forte di Sant’Andrea a Venezia è una fortezza edificata alla metà del ’500 sui resti di precedenti opere difensive ormai in rovina, parte del sistema difensivo della laguna di Venezia. Il progetto si deve all’architetto veronese Michele Sanmicheli incaricato dal governo veneziano di salvaguardare l’accesso dal mare ritenuto più pericoloso, sbarrando il passo, con le artiglierie, a un eventuale flotta nemica. Il forte è situato sull'omonima Isola di Sant'Andrea e consta di un corpo centrale, costruito sui resti dell’originario torrione quattrocentesco, e di un bastione esterno alla base del quale erano poste le batterie. Le aperture nel bastione, di forma rettangolare, erano poste quasi a pelo d’acqua per poter spazzare con il tiro l’orizzonte e colpire quanto più possibile vicino alla linea di galleggiamento i vascelli nemici. La valutazione finale del danno, effettuata con diversi metodi, è qui riportata in funzione delle diverse categorie considerate dal metodo IMPACT 2002+ opportunamente modificato per garantire una maggiore rappresentatività del sistema studiato. In particolare è stata aggiunto il cadmio, il litio, il bromo e l’acqua nella categoria d’impatto Estrazione dei Minerali. Nell’utilizzo del territorio è stata aggiunta la fase di trasformazione ed è stata introdotta la categoria di danno Scorie Radioattive. Inoltre, nel metodo, sono stati introdotti alcuni indicatori culturali allo scopo di considerare i vantaggi che possono provenire dalla riqualificazione di un edificio, come: la Funzione attuale dell’edificio, l’Età dell’edificio, la Testimonianza storica, il Valore estetico e la Funzione dell’edificio nella storia. L’analisi dei risultati ha mostrato che il danno ambientale totale vale 1428.9 Pt. Analisi delle fasi di vita dell’edificio: Il danno totale incide sulla funzione sociale per l’-1.53%, la fase di produzione e manutenzione per il 13.88%, la fase d’uso per il 84.58% e la fase di fine vita per il 3.07%. In particolare nella fase d’uso il danno è dovuto per il 18.15% al processo per l’elettricità per la strumentazione, per il 31.18% al processo per l’elettricità per l’illuminazione, per il 17.29% al processo per l’elettricità per i sistemi ausiliari, per il 7.65% per il processo per l’elettricità per il raffrescamento.
2013
Salone del Restauro
Ferrara
20-23 Marzo 2013
Pini, Martina; Ferrari, Anna Maria; Marinelli, Simona; Neri, Paolo
Analisi del ciclo di vita della riqualificazione dell’ex dormitorio nord-est del Forte di Sant’Andrea a Venezia / Pini, Martina; Ferrari, Anna Maria; Marinelli, Simona; Neri, Paolo. - STAMPA. - (2013). (Intervento presentato al convegno Salone del Restauro tenutosi a Ferrara nel 20-23 Marzo 2013).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1121955
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