La collezione di macroforaminiferi dell’Eocene friulano, raccolta negli anni 1900-1901, descritta in una monumentale monografia da Giotto Dainelli (Dainelli, 1915) e oggi conservata presso il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze (Dominici & Monechi, 2011) è stata oggetto di un riordino finalizzato alla revisione tassonomica del materiale. Secondo i cartellini originali le specie prese in esame sono 46, di cui quattro attribuite ad Alveolina, sei ad Assilina, nove a Discocyclina, 23 a Nummulites, tre ad Operculina e una ad Orthofragmina. Si è intrapresa la revisione iniziando dalle specie dei generi Alveolina e Nummulites, di maggior interesse biostratigrafico e rappresentanti da soli oltre la metà dei taxa. Dopo circa un secolo le preparazioni di Dainelli risultano non conservate in modo ottimale a causa della cristallizzazione e dell’ingiallimento del balsamo del Canada. In particolare, le superfici esterne dei nummuliti sono a volte parzialmente occultate dallo strato di balsamo che le ricopre, mentre le sezioni equatoriali di nummuliti e quelle assiali di alveoline sono di solito ben visibili. La fauna proviene da una successione carbonatica affiorante nei pressi della collina di Rosazzo, in provincia di Udine, in massima parte da «un potente banco coralligeno e conchigliare» in località Noax e da successioni stratigraficamente sovrastanti, affioranti attorno alla località di Monte Plauris. In base alla composizione faunistica complessiva, comprendente anche molluschi e coralli (Dominici & Monechi, 2011), e alle sue somiglianze con la fauna veneta di San Giovanni Ilarione, Dainelli attribuì l’intera successione del Friuli orientale al Luteziano (Eocene medio, 48-40 Ma; Dainelli, 1915) Dato il grande valore biostratigrafico dei macroforaminiferi del Friuli, si è ritenuto opportuno iniziare un lavoro di revisione ed aggiornamento delle specie presenti in collezione. La nuova determinazione dei taxa ci permette di datare i giacimenti friulani, incluse alcune località oggi non più accessibili, e di conseguenza di aggiornare le età delle faune a molluschi e coralli associate ai macroforaminiferi. Bibliografia: Dainelli G. (1915). L’Eocene Friulano – Monografia geologica e paleontologica. 721 pp. Ed. “ Le Memorie Geografiche”, Firenze. Dominici S. & Monechi S. (2011). Invertebrati paleogenici. In Monechi S. & Rook L. (ed.), Il Museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze. Le collezioni geologiche e paleontologiche. Firenze University Press, Firenze, 117-123.

Revisione di macroforaminiferi eocenici della collezione Dainelli conservati presso il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze / Fornaciari, Beatrice; Papazzoni, Cesare Andrea; Dominici, Stefano. - STAMPA. - (2016), pp. 50-50. (Intervento presentato al convegno PaleoDays 2016 tenutosi a Faenza nel 25-27 maggio 2016).

Revisione di macroforaminiferi eocenici della collezione Dainelli conservati presso il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze

FORNACIARI, BEATRICE;PAPAZZONI, Cesare Andrea;
2016

Abstract

La collezione di macroforaminiferi dell’Eocene friulano, raccolta negli anni 1900-1901, descritta in una monumentale monografia da Giotto Dainelli (Dainelli, 1915) e oggi conservata presso il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze (Dominici & Monechi, 2011) è stata oggetto di un riordino finalizzato alla revisione tassonomica del materiale. Secondo i cartellini originali le specie prese in esame sono 46, di cui quattro attribuite ad Alveolina, sei ad Assilina, nove a Discocyclina, 23 a Nummulites, tre ad Operculina e una ad Orthofragmina. Si è intrapresa la revisione iniziando dalle specie dei generi Alveolina e Nummulites, di maggior interesse biostratigrafico e rappresentanti da soli oltre la metà dei taxa. Dopo circa un secolo le preparazioni di Dainelli risultano non conservate in modo ottimale a causa della cristallizzazione e dell’ingiallimento del balsamo del Canada. In particolare, le superfici esterne dei nummuliti sono a volte parzialmente occultate dallo strato di balsamo che le ricopre, mentre le sezioni equatoriali di nummuliti e quelle assiali di alveoline sono di solito ben visibili. La fauna proviene da una successione carbonatica affiorante nei pressi della collina di Rosazzo, in provincia di Udine, in massima parte da «un potente banco coralligeno e conchigliare» in località Noax e da successioni stratigraficamente sovrastanti, affioranti attorno alla località di Monte Plauris. In base alla composizione faunistica complessiva, comprendente anche molluschi e coralli (Dominici & Monechi, 2011), e alle sue somiglianze con la fauna veneta di San Giovanni Ilarione, Dainelli attribuì l’intera successione del Friuli orientale al Luteziano (Eocene medio, 48-40 Ma; Dainelli, 1915) Dato il grande valore biostratigrafico dei macroforaminiferi del Friuli, si è ritenuto opportuno iniziare un lavoro di revisione ed aggiornamento delle specie presenti in collezione. La nuova determinazione dei taxa ci permette di datare i giacimenti friulani, incluse alcune località oggi non più accessibili, e di conseguenza di aggiornare le età delle faune a molluschi e coralli associate ai macroforaminiferi. Bibliografia: Dainelli G. (1915). L’Eocene Friulano – Monografia geologica e paleontologica. 721 pp. Ed. “ Le Memorie Geografiche”, Firenze. Dominici S. & Monechi S. (2011). Invertebrati paleogenici. In Monechi S. & Rook L. (ed.), Il Museo di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Firenze. Le collezioni geologiche e paleontologiche. Firenze University Press, Firenze, 117-123.
2016
PaleoDays 2016
Faenza
25-27 maggio 2016
Fornaciari, Beatrice; Papazzoni, Cesare Andrea; Dominici, Stefano
Revisione di macroforaminiferi eocenici della collezione Dainelli conservati presso il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze / Fornaciari, Beatrice; Papazzoni, Cesare Andrea; Dominici, Stefano. - STAMPA. - (2016), pp. 50-50. (Intervento presentato al convegno PaleoDays 2016 tenutosi a Faenza nel 25-27 maggio 2016).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1111060
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