Il contatto intergruppi rappresenta una delle strategie più efficaci per ridurre il pregiudizio verso l’outgroup. Secondo l’ipotesi del contatto, interazioni faccia-a-faccia, positive e cooperative, con i membri dell’outgroup migliorano l’atteggiamento (Allport, 1954). Tuttavia, rapporti diretti con l’altro gruppo non sono sempre possibili; per questo, si è valutato l’effetto di forme indirette di contatto. Numerose ricerche hanno mostrato come il contatto esteso (Wright, Aron, McLaughling-Volpe, & Ropp, 1997), ossia conoscere membri dell’ingroup che hanno amici nell’outgroup, favorisca percezioni positive dell’outgroup (per una review, si veda Vezzali et al., 2015). Obiettivo del presente contributo è di integrare la letteratura sul contatto considerando la relazione tra amicizie dirette/estese e perdono intergruppi. Un altro obiettivo è di indagare quali processi possano mediare tale relazione. È stato somministrato un questionario a partecipanti meridionali (l’outgroup era rappresentato dai settentrionali). Il questionario conteneva misure di contatto (amicizie dirette ed estese), variabili cognitive (norme dell’ingroup, norme dell’outgroup, inclusione dell’outgroup nel sè), variabili emotive (ansia e fiducia intergruppi) e item che misuravano la disponibilità a perdonare l’outgroup per azioni negative commesse nei confronti dell’ingroup. Per indagare la relazione tra contatto e perdono sono stati testati modelli di equazioni strutturali; in essi le due forme di amicizia erano le variabili esogene, le misure cognitive erano i mediatori di primo livello, le variabili emotive i mediatori di secondo livello, il perdono era la variabile finale. Gli effetti di mediazione sono stati testati con tecniche bootstrapping. Dai risultati è emersa una relazione positiva tra amicizie estese (ma non dirette) e perdono intergruppi attraverso l’effetto mediatore dell’inclusione dell’outgroup nel sé e della fiducia. Questo contributo mostra, per la prima volta, un legame tra contatto esteso e tendenza a perdonare l’outgroup; conferma, inoltre, l’importanza del contatto come strategia per migliorare i rapporti intergruppi.

Amicizie indirette intergruppi e perdono / DI BERNARDO, GIAN ANTONIO; Capozza, Dora; Hichy, Zira; Falvo, Rossella; Boin, Jessica. - (2015). (Intervento presentato al convegno 13o Convegno Annuale dell'Associazione Italiana di Psicologia (AIP). Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Palermo nel 17-19 Sttembre 2015).

Amicizie indirette intergruppi e perdono

DI BERNARDO, GIAN ANTONIO;
2015

Abstract

Il contatto intergruppi rappresenta una delle strategie più efficaci per ridurre il pregiudizio verso l’outgroup. Secondo l’ipotesi del contatto, interazioni faccia-a-faccia, positive e cooperative, con i membri dell’outgroup migliorano l’atteggiamento (Allport, 1954). Tuttavia, rapporti diretti con l’altro gruppo non sono sempre possibili; per questo, si è valutato l’effetto di forme indirette di contatto. Numerose ricerche hanno mostrato come il contatto esteso (Wright, Aron, McLaughling-Volpe, & Ropp, 1997), ossia conoscere membri dell’ingroup che hanno amici nell’outgroup, favorisca percezioni positive dell’outgroup (per una review, si veda Vezzali et al., 2015). Obiettivo del presente contributo è di integrare la letteratura sul contatto considerando la relazione tra amicizie dirette/estese e perdono intergruppi. Un altro obiettivo è di indagare quali processi possano mediare tale relazione. È stato somministrato un questionario a partecipanti meridionali (l’outgroup era rappresentato dai settentrionali). Il questionario conteneva misure di contatto (amicizie dirette ed estese), variabili cognitive (norme dell’ingroup, norme dell’outgroup, inclusione dell’outgroup nel sè), variabili emotive (ansia e fiducia intergruppi) e item che misuravano la disponibilità a perdonare l’outgroup per azioni negative commesse nei confronti dell’ingroup. Per indagare la relazione tra contatto e perdono sono stati testati modelli di equazioni strutturali; in essi le due forme di amicizia erano le variabili esogene, le misure cognitive erano i mediatori di primo livello, le variabili emotive i mediatori di secondo livello, il perdono era la variabile finale. Gli effetti di mediazione sono stati testati con tecniche bootstrapping. Dai risultati è emersa una relazione positiva tra amicizie estese (ma non dirette) e perdono intergruppi attraverso l’effetto mediatore dell’inclusione dell’outgroup nel sé e della fiducia. Questo contributo mostra, per la prima volta, un legame tra contatto esteso e tendenza a perdonare l’outgroup; conferma, inoltre, l’importanza del contatto come strategia per migliorare i rapporti intergruppi.
2015
13o Convegno Annuale dell'Associazione Italiana di Psicologia (AIP). Sezione di Psicologia Sociale
Palermo
17-19 Sttembre 2015
DI BERNARDO, GIAN ANTONIO; Capozza, Dora; Hichy, Zira; Falvo, Rossella; Boin, Jessica
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