N onostante l’efficacia dimostrata in questi anni dalle terapie biologiche nel ri- durre i sintomi e nel ritardare o prevenire il danno articolare nei pazienti con artrite reumatoide (AR), è emerso da subito come non tutti gli agenti biologici abbiano lo stesso tipo di efficacia o tollerabilità in tutti i pazienti. Si è osservato che circa il 30% dei pazienti trattati con anti-TNF-α non raggiunge un miglioramento del 20% secondo i criteri dell’American College of Rheumatology (ACR20) per mancanza di efficacia primaria, mentre un’ulteriore percentuale di pazienti ottiene una risposta solo parziale o perde la risposta inizialmente raggiunta, oppure manifesta problemi di tossicità tali da richiedere l’interruzione del trattamento 1. Lo switch tra farmaci biologici è considerato da tempo una delle strategie terapeutiche più utilizzate per superare questi problemi, facilitato dalla disponibilità di un numero sempre crescente di agenti biologici. Agli inibitori del TNF-α in uso da più tempo (etanercept, infliximab e adalimumab) si sono affiancati nuovi anti-TNF-α (golimumab e certolizumab) e agenti mirati all’inibizione di altre componenti del processo infiammatorio, quali rituximab, abatacept e tocilizumab. Nonostante il ricorso massiccio in ambito clinico alla pratica dello switch terapeutico, la maggior parte dei dati relativi a questo aspetto proviene da studi non controllati e retrospettivi, e non è ancora chiaro quali siano le strategie ottimali riguardo sia alle sequenze preferenziali, sia alle modalità di passaggio da una terapia all’altra.

Tempi di sospensione dei farmaci biologici nello switch terapeutico e nella programmazione degli interventi chirurgici / Selvi, E.; Pomponio, G.; Sandri, Gilda; Scioscia, C.; Tirri, E.; D’Errico, T.; Epis, O.; Favalli, E. G.; Garau, P.; Mancarella, L.; Paoletti, F.. - In: MINERVA MEDICA. - ISSN 0026-4806. - STAMPA. - 103 Suppl. 1 al n°5:(2012), pp. 45-53.

Tempi di sospensione dei farmaci biologici nello switch terapeutico e nella programmazione degli interventi chirurgici

SANDRI, Gilda;
2012

Abstract

N onostante l’efficacia dimostrata in questi anni dalle terapie biologiche nel ri- durre i sintomi e nel ritardare o prevenire il danno articolare nei pazienti con artrite reumatoide (AR), è emerso da subito come non tutti gli agenti biologici abbiano lo stesso tipo di efficacia o tollerabilità in tutti i pazienti. Si è osservato che circa il 30% dei pazienti trattati con anti-TNF-α non raggiunge un miglioramento del 20% secondo i criteri dell’American College of Rheumatology (ACR20) per mancanza di efficacia primaria, mentre un’ulteriore percentuale di pazienti ottiene una risposta solo parziale o perde la risposta inizialmente raggiunta, oppure manifesta problemi di tossicità tali da richiedere l’interruzione del trattamento 1. Lo switch tra farmaci biologici è considerato da tempo una delle strategie terapeutiche più utilizzate per superare questi problemi, facilitato dalla disponibilità di un numero sempre crescente di agenti biologici. Agli inibitori del TNF-α in uso da più tempo (etanercept, infliximab e adalimumab) si sono affiancati nuovi anti-TNF-α (golimumab e certolizumab) e agenti mirati all’inibizione di altre componenti del processo infiammatorio, quali rituximab, abatacept e tocilizumab. Nonostante il ricorso massiccio in ambito clinico alla pratica dello switch terapeutico, la maggior parte dei dati relativi a questo aspetto proviene da studi non controllati e retrospettivi, e non è ancora chiaro quali siano le strategie ottimali riguardo sia alle sequenze preferenziali, sia alle modalità di passaggio da una terapia all’altra.
2012
103 Suppl. 1 al n°5
45
53
Tempi di sospensione dei farmaci biologici nello switch terapeutico e nella programmazione degli interventi chirurgici / Selvi, E.; Pomponio, G.; Sandri, Gilda; Scioscia, C.; Tirri, E.; D’Errico, T.; Epis, O.; Favalli, E. G.; Garau, P.; Mancarella, L.; Paoletti, F.. - In: MINERVA MEDICA. - ISSN 0026-4806. - STAMPA. - 103 Suppl. 1 al n°5:(2012), pp. 45-53.
Selvi, E.; Pomponio, G.; Sandri, Gilda; Scioscia, C.; Tirri, E.; D’Errico, T.; Epis, O.; Favalli, E. G.; Garau, P.; Mancarella, L.; Paoletti, F.
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