Se si vuol parlare di arti figurative fiorite in questi anni nella Romagna che poggia sull'Adriatico, e confina con le Marche, vanno fatti due nomi, per loro buona sorte non evocati dalle opache pagine culturali dei quotidiani. I due nomi sono quelli di Fulvio Penso e Giovanni Fabbri, figli entrambi, all'anagrafe, dell'ultimo dopoguerra. Il primo, direttore di orchestra per professione, virtuoso nel suono della trombetta barocca e docente al conservatorio di Urbino; il secondo, contadino in quel di Castiglione di Cervia, ma da decenni ormai dedito alla frequentazione insistita e scrupolosa della pittura.
Romagne / Jasonni, Massimo. - In: IL PONTE. - ISSN 0032-423X. - STAMPA. - 10:(2015), pp. 75-76.
Romagne
JASONNI, Massimo
2015
Abstract
Se si vuol parlare di arti figurative fiorite in questi anni nella Romagna che poggia sull'Adriatico, e confina con le Marche, vanno fatti due nomi, per loro buona sorte non evocati dalle opache pagine culturali dei quotidiani. I due nomi sono quelli di Fulvio Penso e Giovanni Fabbri, figli entrambi, all'anagrafe, dell'ultimo dopoguerra. Il primo, direttore di orchestra per professione, virtuoso nel suono della trombetta barocca e docente al conservatorio di Urbino; il secondo, contadino in quel di Castiglione di Cervia, ma da decenni ormai dedito alla frequentazione insistita e scrupolosa della pittura.Pubblicazioni consigliate
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