Negli ultimi anni si è assistito ad una progressiva riduzione dell'ambito riservato all’esercizio del potere autorizzatorio da parte dell’ amministrazione in favore della valorizzazione dell'autonomia dell'individuo, della correlata libertà d'iniziativa economica e della responsabilizzazione degli amministrati, sempre più spesso chiamati direttamente a garantire la conformità alla legge dell'attività di volta in volta espletata. L’esigenza di snellire i moduli dell'azione amministrativa in favore dell'adozione di strumenti operativi ispirati a logiche di semplificazione è andata crescendo a fronte delle istanze di celerità e di deformalizzazione pesantemente avanzate dagli operatori coinvolti nelle molteplici realtà produttive presenti sul mercato. In questa prospettiva si collocano istituti di semplificazione e di deregolamentazione, anche dell’attività edilizia, in linea con le più recenti scelte di politica legislativa, volte ad individuare strumenti idonei a favorire il rilancio della produzione e degli scambi economici ed a preservare il consumo del territorio. L’istituto della Denuncia di inizio attività (DIA), estremamente innovativo all’epoca della sua comparsa nella legge n. 241 del 1990, ha anticipato l’ondata di semplificazioni e liberalizzazioni dell’attività amministrativa a cui si è successivamente assistito. La stessa esigenza di semplificazione da cui era nata la DIA ha , però, portato nel tempo al suo graduale superamento. I molteplici interventi legislativi che si sono succeduti nel tempo hanno modificato la fisionomia dell’istituto ed hanno ridotto l’ambito di applicazione del medesimo in favore di nuove figure di liberalizzazione temperata dell’attività amministrativa, quali la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Nonostante le innovazioni introdotte dalla più recente normativa la DIA è sopravvissuta proprio nell’ambito edilizio dal quale inizialmente era stata espressamente esclusa dal legislatore. Mentre la DIA edilizia ordinaria è stata sostituita dalla SCIA è rimasta la DIA in alternativa del permesso di costruire, quale titolo di legittimazione allo svolgimento dell’attività edilizia, che trova la sua disciplina speciale negli artt. 22, commi 3, 4 ,5, 6, e 23 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia oltre alla disciplina regionale. L’istituto della DIA, e specificamente della DIA quale titolo abilitativo edilizio, viene analizzato attraverso una ricostruzione normativa della evoluzione dell’istituto, sia di carattere generale, sia in ambito edilizio, quale antecedente logico necessario per un corretto inquadramento e comprensione delle modifiche introdotte dalla normativa più recente ed in particolare dal D.L. 133 del 2014 (decreto “Sblocca Italia”), come convertito dalla L. n. 164 del 2014 e tramite la individuazione delle principali problematiche sollevate in argomento dalla dottrina e dalla giurisprudenza.

La denuncia di inizio attività (artt. 22 e 23 TUED) / Santini, Maria Cristina. - In: RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA. - ISSN 0394-8420. - (2014), pp. 346-412.

La denuncia di inizio attività (artt. 22 e 23 TUED)

SANTINI, Maria Cristina
2014

Abstract

Negli ultimi anni si è assistito ad una progressiva riduzione dell'ambito riservato all’esercizio del potere autorizzatorio da parte dell’ amministrazione in favore della valorizzazione dell'autonomia dell'individuo, della correlata libertà d'iniziativa economica e della responsabilizzazione degli amministrati, sempre più spesso chiamati direttamente a garantire la conformità alla legge dell'attività di volta in volta espletata. L’esigenza di snellire i moduli dell'azione amministrativa in favore dell'adozione di strumenti operativi ispirati a logiche di semplificazione è andata crescendo a fronte delle istanze di celerità e di deformalizzazione pesantemente avanzate dagli operatori coinvolti nelle molteplici realtà produttive presenti sul mercato. In questa prospettiva si collocano istituti di semplificazione e di deregolamentazione, anche dell’attività edilizia, in linea con le più recenti scelte di politica legislativa, volte ad individuare strumenti idonei a favorire il rilancio della produzione e degli scambi economici ed a preservare il consumo del territorio. L’istituto della Denuncia di inizio attività (DIA), estremamente innovativo all’epoca della sua comparsa nella legge n. 241 del 1990, ha anticipato l’ondata di semplificazioni e liberalizzazioni dell’attività amministrativa a cui si è successivamente assistito. La stessa esigenza di semplificazione da cui era nata la DIA ha , però, portato nel tempo al suo graduale superamento. I molteplici interventi legislativi che si sono succeduti nel tempo hanno modificato la fisionomia dell’istituto ed hanno ridotto l’ambito di applicazione del medesimo in favore di nuove figure di liberalizzazione temperata dell’attività amministrativa, quali la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Nonostante le innovazioni introdotte dalla più recente normativa la DIA è sopravvissuta proprio nell’ambito edilizio dal quale inizialmente era stata espressamente esclusa dal legislatore. Mentre la DIA edilizia ordinaria è stata sostituita dalla SCIA è rimasta la DIA in alternativa del permesso di costruire, quale titolo di legittimazione allo svolgimento dell’attività edilizia, che trova la sua disciplina speciale negli artt. 22, commi 3, 4 ,5, 6, e 23 del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia oltre alla disciplina regionale. L’istituto della DIA, e specificamente della DIA quale titolo abilitativo edilizio, viene analizzato attraverso una ricostruzione normativa della evoluzione dell’istituto, sia di carattere generale, sia in ambito edilizio, quale antecedente logico necessario per un corretto inquadramento e comprensione delle modifiche introdotte dalla normativa più recente ed in particolare dal D.L. 133 del 2014 (decreto “Sblocca Italia”), come convertito dalla L. n. 164 del 2014 e tramite la individuazione delle principali problematiche sollevate in argomento dalla dottrina e dalla giurisprudenza.
2014
346
412
La denuncia di inizio attività (artt. 22 e 23 TUED) / Santini, Maria Cristina. - In: RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA. - ISSN 0394-8420. - (2014), pp. 346-412.
Santini, Maria Cristina
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