Nella Germania di Weimar, tra ideali repubblicani e deriva nazionalsocialista, la figura “mitica” di Thomas Hobbes, il filosofo del Leviatano, diventa l’occasione teorica per la ricostruzione e la rivalutazione della vicenda dello Stato moderno, nell’epoca della sua crisi. Molti sono gli autori – tra cui Ferdinand Tönnies, Wilhelm Dilthey, Friedrich Meinecke, Ernst Cassirer e Max Horkheimer – che si confrontano con la lezione del filosofo inglese, con lo scopo esplicito di comprendere la genesi, lo sviluppo e il destino della modernità politica e del capitalismo moderno. Diventa pertanto legittimo parlare di una vera e propria fortuna di Hobbes in Germania tra le due guerre, senza dimenticare tuttavia che già a fine Ottocento i sociologi, i politologi e i giuristi tedeschi si erano confrontati con le questioni epistemologiche, antropologiche e politiche sollevate dal filosofo del Leviatano intorno ai processi di razionalizzazione nel mondo moderno. Tra le interpretazioni tedesche di Hobbes svolgono tuttavia un ruolo decisivo quelle offerte da Carl Schmitt e Leo Strauss negli anni Trenta, in piena temperie nazista, quando diventa discriminante, per l’interpretazione della politica moderna, la riflessione sulle categorie di “meccanicismo”, “razionalismo”, “individualismo” e “totalitarismo”.

La storia della filosofia come filosofia politica. Carl Schmitt e Leo Strauss lettori di Thomas Hobbes / Altini, Carlo. - (2004), pp. 1-232.

La storia della filosofia come filosofia politica. Carl Schmitt e Leo Strauss lettori di Thomas Hobbes

ALTINI, CARLO
2004

Abstract

Nella Germania di Weimar, tra ideali repubblicani e deriva nazionalsocialista, la figura “mitica” di Thomas Hobbes, il filosofo del Leviatano, diventa l’occasione teorica per la ricostruzione e la rivalutazione della vicenda dello Stato moderno, nell’epoca della sua crisi. Molti sono gli autori – tra cui Ferdinand Tönnies, Wilhelm Dilthey, Friedrich Meinecke, Ernst Cassirer e Max Horkheimer – che si confrontano con la lezione del filosofo inglese, con lo scopo esplicito di comprendere la genesi, lo sviluppo e il destino della modernità politica e del capitalismo moderno. Diventa pertanto legittimo parlare di una vera e propria fortuna di Hobbes in Germania tra le due guerre, senza dimenticare tuttavia che già a fine Ottocento i sociologi, i politologi e i giuristi tedeschi si erano confrontati con le questioni epistemologiche, antropologiche e politiche sollevate dal filosofo del Leviatano intorno ai processi di razionalizzazione nel mondo moderno. Tra le interpretazioni tedesche di Hobbes svolgono tuttavia un ruolo decisivo quelle offerte da Carl Schmitt e Leo Strauss negli anni Trenta, in piena temperie nazista, quando diventa discriminante, per l’interpretazione della politica moderna, la riflessione sulle categorie di “meccanicismo”, “razionalismo”, “individualismo” e “totalitarismo”.
2004
8846709586
Edizioni ETS
ITALIA
La storia della filosofia come filosofia politica. Carl Schmitt e Leo Strauss lettori di Thomas Hobbes / Altini, Carlo. - (2004), pp. 1-232.
Altini, Carlo
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