In Europa le domande di protezione internazionale sono aumentate del 10% nel corso dell’ultimo anno. Oltre il 56% delle domande sono state inoltrate in Francia, Germania e Svezia. Nello stesso periodo di riferimento tali domande, in Italia, sono state poco più di 17.300, circa 20.000 in meno rispetto al 2011. Quanto a domande di protezione internazionale l’Italia si colloca, nel 2012 tra i Paesi quantitativamente meno significativi, mentre nella prospettiva della “risposta” si evidenzia l’alta percentuale di riconoscimenti di "protezione" intesa in accezione ampia, in quanto ha raggiunto il 73,5% l’esito delle domande accolte dalle commissioni territoriali, su di un totale di 29.969 istanze esaminate nel corso del 2012. Al 6,8% è stato riconosciuto lo status di rifugiato, al 15% la protezione sussidiaria ed al 51,6% è stato proposto il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Dal Rapporto emerge che nel 2012 è cresciuto il numero di rifugiati e richiedenti asilo accolti nella rete degli enti locali che ha riguardato 7823 beneficiari, 225 persone in più rispetto al 2011 a fronte di un totale di 3.979 posti di accoglienza finanziati nel 2012. Ricade principalmente sui comuni la responsabilità delle dinamiche di accoglienza ed integrazione delle persone titolari di protezione internazionale, perché è sui singoli territori che l’inserimento socioeconomico si attua e si stabilizza. Il Sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, grazie alla capillarità della rete nazionale ed alla centralità dell'apporto dagli enti locali, ha raggiunto un riconosciuto consolidamento in termini di ottimizzazione delle risorse, di approccio complessivo verso la persona e di intervento integrato dei sistemi di welfare locali. Il modello attuato dal Sistema di protezione, così come le buone pratiche emerse da molteplici esperienze cittadine di assistenza e supporto a migranti - economici e forzati - costituiscono risposta appropriata per contrastare i rischi di esclusione sociale ed emarginazione e per favorire i percorsi di inserimento che sviluppino una cultura di accoglienza, attraverso l'informazione, la condivisione e conoscenza presso le comunità.

Presentazione del Rapporto annuale 2013 del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati / Pighi, Giorgio. - STAMPA. - (2013), pp. 7-8.

Presentazione del Rapporto annuale 2013 del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati

PIGHI, Giorgio
2013

Abstract

In Europa le domande di protezione internazionale sono aumentate del 10% nel corso dell’ultimo anno. Oltre il 56% delle domande sono state inoltrate in Francia, Germania e Svezia. Nello stesso periodo di riferimento tali domande, in Italia, sono state poco più di 17.300, circa 20.000 in meno rispetto al 2011. Quanto a domande di protezione internazionale l’Italia si colloca, nel 2012 tra i Paesi quantitativamente meno significativi, mentre nella prospettiva della “risposta” si evidenzia l’alta percentuale di riconoscimenti di "protezione" intesa in accezione ampia, in quanto ha raggiunto il 73,5% l’esito delle domande accolte dalle commissioni territoriali, su di un totale di 29.969 istanze esaminate nel corso del 2012. Al 6,8% è stato riconosciuto lo status di rifugiato, al 15% la protezione sussidiaria ed al 51,6% è stato proposto il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Dal Rapporto emerge che nel 2012 è cresciuto il numero di rifugiati e richiedenti asilo accolti nella rete degli enti locali che ha riguardato 7823 beneficiari, 225 persone in più rispetto al 2011 a fronte di un totale di 3.979 posti di accoglienza finanziati nel 2012. Ricade principalmente sui comuni la responsabilità delle dinamiche di accoglienza ed integrazione delle persone titolari di protezione internazionale, perché è sui singoli territori che l’inserimento socioeconomico si attua e si stabilizza. Il Sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, grazie alla capillarità della rete nazionale ed alla centralità dell'apporto dagli enti locali, ha raggiunto un riconosciuto consolidamento in termini di ottimizzazione delle risorse, di approccio complessivo verso la persona e di intervento integrato dei sistemi di welfare locali. Il modello attuato dal Sistema di protezione, così come le buone pratiche emerse da molteplici esperienze cittadine di assistenza e supporto a migranti - economici e forzati - costituiscono risposta appropriata per contrastare i rischi di esclusione sociale ed emarginazione e per favorire i percorsi di inserimento che sviluppino una cultura di accoglienza, attraverso l'informazione, la condivisione e conoscenza presso le comunità.
2013
Rapporto annuale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Atlante Sprar Anno 2012/2013
978-88-6306-038-6
Cittalia
ITALIA
Presentazione del Rapporto annuale 2013 del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati / Pighi, Giorgio. - STAMPA. - (2013), pp. 7-8.
Pighi, Giorgio
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