La videosorveglianza, come ausilio per il controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine e delle Polizie Locali, è sperimentata localmente da anni e si caratterizza per potenzialità e criticità che consentono una riflessione articolata sullo strumento. A fronte della crescente domanda di sicurezza, che si esprime anche in richiesta di installazione di nuove telecamere, è d'obbligo interrogarsi sul rapporto fra costi e benefici, sugli sviluppi prefigurabili e sulle possibili ulteriori applicazioni per migliorare il controllo del territorio, Il ricorso alla videosorveglianza è strumento che traduce il modello di sicurezza urbana al quale si fa riferimento. Quando l'approccio privilegia politiche che vedono come "attori" della sicurezza diversi soggetti istituzionali, a livello statale e comunale, la videosorveglianza si fa strumento di integrazione di azioni di carattere strutturale, di prevenzione sociale, di presidio formale del territorio che spinge all'integrazione. La realizzazione e la gestione del sistema di videosorveglianza sono finalizzate - a supporto dell'attività di polizia dei diversi soggetti - a prevenire i fatti criminosi attraverso un’azione di deterrenza che la presenza di telecamere è in grado di esercitare; a sorvegliare direttamente zone che di volta in volta presentano particolari elementi di criticità o in concomitanza di eventi rilevanti per l’ordine e la sicurezza pubblica; a favorire il contrasto agli stessi fatti criminosi ricorrendo alle informazioni che il sistema sarà in grado di fornire. Nella gestione di dette finalità va sottolineata l'importanza del metodo di lavoro interistituzionale sul tema del controllo tecnologico del territorio, che dà vita ad uno specifico organismo che si riunisce a scadenze periodiche con il compito di monitorare, dal punto di vista tecnico, la funzionalità del sistema, rilevarne costantemente le criticità, migliorare gli elementi gestionali e suggerire possibili sviluppi. telecamere e la definizione degli aspetti gestionali. Oltre alle conoscenze specifiche degli operatori di polizia circa le zone più problematiche, vanno analizzati e "mappati" localmente i dati riguardanti le segnalazioni alla Polizia Municipale, profili specifici come la "raccolta delle siringhe", il sentimento di sicurezza dei cittadini attraverso sondaggi d’opinione. Gli elementi raccoltiin tal modo, nella maggior parte dei casi, hanno confermato le valutazioni tecniche e di polizia sull’opportunità di installare nuove telecamere.

Intervento su "Domanda di sicurezza urbana e videosorveglianza" / Pighi, Giorgio. - ELETTRONICO. - (2009), pp. 13-18.

Intervento su "Domanda di sicurezza urbana e videosorveglianza"

PIGHI, Giorgio
2009

Abstract

La videosorveglianza, come ausilio per il controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine e delle Polizie Locali, è sperimentata localmente da anni e si caratterizza per potenzialità e criticità che consentono una riflessione articolata sullo strumento. A fronte della crescente domanda di sicurezza, che si esprime anche in richiesta di installazione di nuove telecamere, è d'obbligo interrogarsi sul rapporto fra costi e benefici, sugli sviluppi prefigurabili e sulle possibili ulteriori applicazioni per migliorare il controllo del territorio, Il ricorso alla videosorveglianza è strumento che traduce il modello di sicurezza urbana al quale si fa riferimento. Quando l'approccio privilegia politiche che vedono come "attori" della sicurezza diversi soggetti istituzionali, a livello statale e comunale, la videosorveglianza si fa strumento di integrazione di azioni di carattere strutturale, di prevenzione sociale, di presidio formale del territorio che spinge all'integrazione. La realizzazione e la gestione del sistema di videosorveglianza sono finalizzate - a supporto dell'attività di polizia dei diversi soggetti - a prevenire i fatti criminosi attraverso un’azione di deterrenza che la presenza di telecamere è in grado di esercitare; a sorvegliare direttamente zone che di volta in volta presentano particolari elementi di criticità o in concomitanza di eventi rilevanti per l’ordine e la sicurezza pubblica; a favorire il contrasto agli stessi fatti criminosi ricorrendo alle informazioni che il sistema sarà in grado di fornire. Nella gestione di dette finalità va sottolineata l'importanza del metodo di lavoro interistituzionale sul tema del controllo tecnologico del territorio, che dà vita ad uno specifico organismo che si riunisce a scadenze periodiche con il compito di monitorare, dal punto di vista tecnico, la funzionalità del sistema, rilevarne costantemente le criticità, migliorare gli elementi gestionali e suggerire possibili sviluppi. telecamere e la definizione degli aspetti gestionali. Oltre alle conoscenze specifiche degli operatori di polizia circa le zone più problematiche, vanno analizzati e "mappati" localmente i dati riguardanti le segnalazioni alla Polizia Municipale, profili specifici come la "raccolta delle siringhe", il sentimento di sicurezza dei cittadini attraverso sondaggi d’opinione. Gli elementi raccoltiin tal modo, nella maggior parte dei casi, hanno confermato le valutazioni tecniche e di polizia sull’opportunità di installare nuove telecamere.
2009
Pighi, Giorgio
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