Il numero dei minori stranieri non accompagnati presenti in Italia è rimasto stabilmente alto nell’ultimo decennio, attestandosi, mediamente, attorno alle 7.000 unità annue. Attualmente, in base alle segnalazioni del Dipartimento immigrazione del Ministero del lavoro emerge una presenza di 8.655 unità al 30 novembre 2013. Sono dati confermati anche dall’ultima rilevazione effettuata dall’ANCI su tutti i comuni italiani, che evidenzia come nel 2012 i servizi sociali abbiano attivato interventi di accoglienza e protezione per oltre 9.000 soggetti. Si tratta di minori che arrivano da Paesi di provenienza molto diversi tra loro, in prevalenza maschi diciassettenni, anche se non mancano infraquattordicenni, per i quali si richiede l’attivazione di servizi che tengano conto della loro particolare fragilità. Nonostante le diverse modalità di arrivo, siamo chiaramente di fronte a una presenza che si è mantenuta costante negli ultimi anni. Gli interventi necessari per questa tipologia di minori vanno ricondotti ad un quadro di ordinarietà, uscendo definitivamente da una logica di tipo emergenziale. Quanto all’entità delle risorse per i minori stranieri non accompagnati va rilevato che esse ammontano a 5 milioni di euro per il 2012, con cui sono stati destinati 20 euro pro capite pro die come contributo esclusivamente all’accoglienza dei nuovi ingressi a cui vanno aggiunte le risorse destinate all'accoglienza per i minori non accolti. Ad oggi tali risorse non sono state ancora erogate. I minori stranieri non accompagnati fanno parte di un sistema rivolto a tutti i minori, e quest’impostazione deve misurarsi "con la specificità del fenomeno assolutamente disomogeneo, non tanto nei numeri complessivi per anno … ma per come esso impatta sul territorio. Nel momento in cui si intercetta il minore non accompagnato occorre provvedere immediatamente - in quel momento - essendo allora che si evidenziano tre profili di criticità a causa della disomogeneità: (1) Occorre pensare a regole omogenee per i minori stranieri non accompagnati dal momento dell’arrivo a quello dell’integrazione … in obbedienza comunque al dettato che troviamo ricorrente in tutte le convenzioni internazionali, per cui il minore deve essere accompagnato in un luogo sicuro e in tempi rapidi. (2) Inoltre, occorre che la ripartizione del carico, prima ancora di quella dei costi, avvenga in termini di equilibrio tra i diversi territori. Non si può lavorare, soprattutto quando si tratta di sbarchi, solo sul luogo di arrivo. Sappiamo, infatti, come questo dato non corrisponda al futuro di questi minori, ma rappresenti un dato di per sé importante, che però non risolve tutte le criticità, ma deve affrontare solo quelle della prima emergenza. (3) Il terzo elemento è l’individuazione di sistemi di finanziamento che evitino le difficoltà in cui incorrono i comuni che si trovano ad avere in carico i minori”.

Audizione alla Commissione bicamerale sulle povertà. Minori stranieri non accompagnati: la posizione dei Comuni italiani / Pighi, Giorgio. - STAMPA. - (2013), pp. 1-11.

Audizione alla Commissione bicamerale sulle povertà. Minori stranieri non accompagnati: la posizione dei Comuni italiani

PIGHI, Giorgio
2013

Abstract

Il numero dei minori stranieri non accompagnati presenti in Italia è rimasto stabilmente alto nell’ultimo decennio, attestandosi, mediamente, attorno alle 7.000 unità annue. Attualmente, in base alle segnalazioni del Dipartimento immigrazione del Ministero del lavoro emerge una presenza di 8.655 unità al 30 novembre 2013. Sono dati confermati anche dall’ultima rilevazione effettuata dall’ANCI su tutti i comuni italiani, che evidenzia come nel 2012 i servizi sociali abbiano attivato interventi di accoglienza e protezione per oltre 9.000 soggetti. Si tratta di minori che arrivano da Paesi di provenienza molto diversi tra loro, in prevalenza maschi diciassettenni, anche se non mancano infraquattordicenni, per i quali si richiede l’attivazione di servizi che tengano conto della loro particolare fragilità. Nonostante le diverse modalità di arrivo, siamo chiaramente di fronte a una presenza che si è mantenuta costante negli ultimi anni. Gli interventi necessari per questa tipologia di minori vanno ricondotti ad un quadro di ordinarietà, uscendo definitivamente da una logica di tipo emergenziale. Quanto all’entità delle risorse per i minori stranieri non accompagnati va rilevato che esse ammontano a 5 milioni di euro per il 2012, con cui sono stati destinati 20 euro pro capite pro die come contributo esclusivamente all’accoglienza dei nuovi ingressi a cui vanno aggiunte le risorse destinate all'accoglienza per i minori non accolti. Ad oggi tali risorse non sono state ancora erogate. I minori stranieri non accompagnati fanno parte di un sistema rivolto a tutti i minori, e quest’impostazione deve misurarsi "con la specificità del fenomeno assolutamente disomogeneo, non tanto nei numeri complessivi per anno … ma per come esso impatta sul territorio. Nel momento in cui si intercetta il minore non accompagnato occorre provvedere immediatamente - in quel momento - essendo allora che si evidenziano tre profili di criticità a causa della disomogeneità: (1) Occorre pensare a regole omogenee per i minori stranieri non accompagnati dal momento dell’arrivo a quello dell’integrazione … in obbedienza comunque al dettato che troviamo ricorrente in tutte le convenzioni internazionali, per cui il minore deve essere accompagnato in un luogo sicuro e in tempi rapidi. (2) Inoltre, occorre che la ripartizione del carico, prima ancora di quella dei costi, avvenga in termini di equilibrio tra i diversi territori. Non si può lavorare, soprattutto quando si tratta di sbarchi, solo sul luogo di arrivo. Sappiamo, infatti, come questo dato non corrisponda al futuro di questi minori, ma rappresenti un dato di per sé importante, che però non risolve tutte le criticità, ma deve affrontare solo quelle della prima emergenza. (3) Il terzo elemento è l’individuazione di sistemi di finanziamento che evitino le difficoltà in cui incorrono i comuni che si trovano ad avere in carico i minori”.
2013
Pighi, Giorgio
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Descrizione: Relazione stenografica atti parlamentari
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