Il quesito che viene posto evidenzia chiaramente due “fasi” nel comportamento tenuto dal dott. Tizio, ciascuna delle quali può astrattamente assumere una propria rilevanza penale: l’azione di convincimento nei confronti del paziente ed il mancato versamento della somma ricevuta alle casse dell’Azienda ospedaliera. Quanto al fare credere al paziente, contrariamente al vero, di voler versare in sua vece, col pretesto di usare una cortesia, la somma dovuta a titolo di ticket all’apposito ufficio, il comportamento del dott. Tizio configura un raggiro con induzione in errore che integra l’elemento costitutivo del reato di truffa, previsto dall’art. 640 c.p.. Nel convincere il paziente con le suddette modalità si potrebbe astrattamente configurare anche l'“induzione” a “dare ... danaro”, propria del delitto di concussione, previsto dall’art. 317 c.p.. Quanto al mancato versamento della somma alla Cassa dell’Azienda ospedaliera il comportamento del medico potrebbe integrare la fattispecie di due distinti delitti che prevedono quale elemento costitutivo l’appropriarsi del danaro o della cosa mobile altrui: l’appropriazione indebita (art. 646 c.p.) ed il peculato (art. 314 c.p). . Ritenuto che il medico dipendente dall’Azienda ospedaliera sia qualificabile come pubblico ufficiale si tratta ora di valutare quali fattispecie penali saranno applicabili nel caso in questione. Il primo problema da risolvere in relazione a questo specifico problema consiste nel valutare se ci si trovi in presenza di concorso apparente o concorso reale di norme in rapporto ai reati comuni (artt. 640 e 646 c.p.) ed a quelli propri, che hanno cioè la qualifica soggettiva di Pubblico ufficiale fra gli elementi costitutivi (art. 314 e 317). Si tratta cioè di valutare se possano ricorrere, in relazione all'elemento "induzione" ed all'elemento "appropriazione", sia il reato comune che quello proprio, o soltanto uno di essi.

Parere motivato su quesito il materia di "Medico ospadaliero che si appropria delTicket versatogli direttamente contro le regole impartite" / Pighi, Giorgio. - In: STUDIUM IURIS. - ISSN 1722-8387. - STAMPA. - 2:(1999), pp. 155-163.

Parere motivato su quesito il materia di "Medico ospadaliero che si appropria delTicket versatogli direttamente contro le regole impartite"

PIGHI, Giorgio
1999

Abstract

Il quesito che viene posto evidenzia chiaramente due “fasi” nel comportamento tenuto dal dott. Tizio, ciascuna delle quali può astrattamente assumere una propria rilevanza penale: l’azione di convincimento nei confronti del paziente ed il mancato versamento della somma ricevuta alle casse dell’Azienda ospedaliera. Quanto al fare credere al paziente, contrariamente al vero, di voler versare in sua vece, col pretesto di usare una cortesia, la somma dovuta a titolo di ticket all’apposito ufficio, il comportamento del dott. Tizio configura un raggiro con induzione in errore che integra l’elemento costitutivo del reato di truffa, previsto dall’art. 640 c.p.. Nel convincere il paziente con le suddette modalità si potrebbe astrattamente configurare anche l'“induzione” a “dare ... danaro”, propria del delitto di concussione, previsto dall’art. 317 c.p.. Quanto al mancato versamento della somma alla Cassa dell’Azienda ospedaliera il comportamento del medico potrebbe integrare la fattispecie di due distinti delitti che prevedono quale elemento costitutivo l’appropriarsi del danaro o della cosa mobile altrui: l’appropriazione indebita (art. 646 c.p.) ed il peculato (art. 314 c.p). . Ritenuto che il medico dipendente dall’Azienda ospedaliera sia qualificabile come pubblico ufficiale si tratta ora di valutare quali fattispecie penali saranno applicabili nel caso in questione. Il primo problema da risolvere in relazione a questo specifico problema consiste nel valutare se ci si trovi in presenza di concorso apparente o concorso reale di norme in rapporto ai reati comuni (artt. 640 e 646 c.p.) ed a quelli propri, che hanno cioè la qualifica soggettiva di Pubblico ufficiale fra gli elementi costitutivi (art. 314 e 317). Si tratta cioè di valutare se possano ricorrere, in relazione all'elemento "induzione" ed all'elemento "appropriazione", sia il reato comune che quello proprio, o soltanto uno di essi.
1999
2
155
163
Parere motivato su quesito il materia di "Medico ospadaliero che si appropria delTicket versatogli direttamente contro le regole impartite" / Pighi, Giorgio. - In: STUDIUM IURIS. - ISSN 1722-8387. - STAMPA. - 2:(1999), pp. 155-163.
Pighi, Giorgio
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