La Récommandation n. R (82) 17 enuncia tre direttrici fondamentali in tema di detenzione e trattamento carcerario dei soggetti pericolosi che consistono: 1) nella "eccezionalità" dell'adozione delle misure di sicurezza rafforzata; 2) nella "temporaneità" in funzione della perdurante pericolosità; 3) nella "particolarità dei problemi di umanizzazione" che si pongono a causa del maggiore rigore della detenzione. Il criterio della eccezionalità attribuisce un significativo rilievo al controllo della motivazione per dare fondamento alle deroghe che vengono poste ai principi generali che, possono essere giustificate solamente da specifici elementi. La temporaneità assume specifico rilievo ai punti 4 ed 8 della Raccomandazione che invita gli Stati a mettere in atto un vero e proprio adattamento delle restrizioni senza soluzione di continuità ed una loro revisione regolare, per garantire che la durata della detenzione di sicurezza rafforzata ed il grado di sicurezza non eccedano la necessità. Quanto ai problemi di umanizzazione il Consiglio d'Europa sottolinea la necessità di controbilanciare con azioni specifiche gli effetti negativi delle condizioni di sicurezza e di accordare la massima attenzione alle ricadutre sulla salute che potrebbero manifestarsi, curando in modo particolare l'adeguatezza dei mezzi e degli ambienti e la formazione del personale.

La Raccomandazione del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa sulla detenzione ed il trattamento dei detenuti pericolosi / Pighi, Giorgio. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE. - ISSN 0557-1391. - STAMPA. - 1:(1984), pp. 278-281.

La Raccomandazione del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa sulla detenzione ed il trattamento dei detenuti pericolosi

PIGHI, Giorgio
1984

Abstract

La Récommandation n. R (82) 17 enuncia tre direttrici fondamentali in tema di detenzione e trattamento carcerario dei soggetti pericolosi che consistono: 1) nella "eccezionalità" dell'adozione delle misure di sicurezza rafforzata; 2) nella "temporaneità" in funzione della perdurante pericolosità; 3) nella "particolarità dei problemi di umanizzazione" che si pongono a causa del maggiore rigore della detenzione. Il criterio della eccezionalità attribuisce un significativo rilievo al controllo della motivazione per dare fondamento alle deroghe che vengono poste ai principi generali che, possono essere giustificate solamente da specifici elementi. La temporaneità assume specifico rilievo ai punti 4 ed 8 della Raccomandazione che invita gli Stati a mettere in atto un vero e proprio adattamento delle restrizioni senza soluzione di continuità ed una loro revisione regolare, per garantire che la durata della detenzione di sicurezza rafforzata ed il grado di sicurezza non eccedano la necessità. Quanto ai problemi di umanizzazione il Consiglio d'Europa sottolinea la necessità di controbilanciare con azioni specifiche gli effetti negativi delle condizioni di sicurezza e di accordare la massima attenzione alle ricadutre sulla salute che potrebbero manifestarsi, curando in modo particolare l'adeguatezza dei mezzi e degli ambienti e la formazione del personale.
1984
1
278
281
La Raccomandazione del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa sulla detenzione ed il trattamento dei detenuti pericolosi / Pighi, Giorgio. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE. - ISSN 0557-1391. - STAMPA. - 1:(1984), pp. 278-281.
Pighi, Giorgio
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